Alessandro Gallo è il nuovo Direttore Artistico per Solares Fondazione delle Arti – Teatro delle Briciole.
Dopo il triennio sotto la guida di Giuliano Tenisci che torna per un incarico professionale in Francia, subentra la nuova nomina di Alessandro Gallo, autore e regista di 35 anni che diventa il più giovane Direttore Artistico di tutto il teatro d’infanzia in Italia.
Dichiarazione di fine mandato direzione artistica di Giuliano Tenisci:
“Dopo 3 anni trascorsi a Parma, alla direzione artistica dell’area teatro della Fondazione “Solares delle Arti”, arrivo alla conclusione del mio mandato. Sono stati anni di grande impegno per me, per lo staff ed il CdA della Fondazione. Nuove, significative e proficue sinergie sono state create con centri di produzione omologhi, con il territorio ed anche con alcuni partner europei. Tengo a sottolineare che molti degli eventi promossi hanno avuto importanti riconoscimenti dalla critica teatrale nelle pubblicazioni locali e nazionali. Considero quindi che l’obiettivo di superare le difficoltà dell’emergenza sanitaria, di riavviare la struttura, portare il pubblico in teatro ed inserire la Fondazione, quale partner qualificato nelle reti e nelle organizzazioni del settore, sia stato pienamente raggiunto. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile la realizzazione del progetto artistico: le compagnie associate, le colleghe ed i colleghi dello staff, i membri del Cda, i nostri partner istituzionali, il Comune di Parma, la Regione Emilia-Romagna, Il MIC, nonché tutte le associazioni ed i singoli che si sono prodigati per questa ripartenza. Ringrazio il pubblico che ha apprezzato gli spettacoli e le performance proposti. Lascio la magnifica città di Parma, per dedicarmi ad un nuovo progetto professionale, che mi vedrà impegnato in Francia; manterrò tuttavia forte il legame con la Fondazione, le cui produzioni continuerò a promuovere nelle reti francesi ed europee. Auguro ai miei colleghi, al CdA, al nuovo Direttore Alessandro Gallo ed a tutti i partner artistici della Fondazione ulteriori successi di pubblico e di critica per la stagione 23/24.”
Dichiarazione di inizio mandato Direzione Artistica di Alessandro Gallo:
“Ringrazio di cuore il CdA della Fondazione per la fiducia espressa nei miei confronti. Questo incarico mi permetterà di poter lavorare al fianco di uno staff e di un gruppo di artisti che abitano gli spazi di cui da sempre ammiro il coraggio, l’ambizione e la volontà mai persa nel voler contribuire, anche nei momenti di difficoltà, al fertile dibattito sui nuovi linguaggi della scena per l’infanzia. Crescere, immaginare, giocare: saranno per me le tre parole chiave per un lungo cammino da condividere al fianco della Fondazione, dei teatri, delle compagnie, delle istituzioni pubbliche e soprattutto, al fianco di tutte le comunità educanti della città chiamate a costruire al nostro fianco una nuova anatomia degli spazi.
Oltre che un luogo deputato alla rappresentazione artistica il teatro deve trasformarsi in un’aula diffusa. Le scuole dovranno trasformarsi in arterie che spingono ossigeno al cuore del parco: il teatro. Oggi più che mai i giovani sentono il bisogno di autorappresentarsi e a volte questa autorappresentazione diventa un territorio emotivamente pericoloso.
Può il teatro in dialogo con altri linguaggi aiutare le nuove generazioni a comprendere i limiti da non oltrepassare quando si sceglie di essere protagonisti di un’esibizione, artificiale o reale che sia?
Può un linguaggio artistico ricoprire un ruolo educativo importante nella crescita delle nuove generazioni?
Discussioni che dovranno anche e soprattutto incidere sul futuro delle produzioni e sulla rete di relazioni artistiche che andremo a costruire. Per questo vorrei progettare un percorso nuovo di crescita che possa rimettere in discussione gli assetti organizzativi, il dialogo con il territorio, mettere al centro le proposte artistiche, far crescere stimolanti e preziosi percorsi educational per le scuole di tutti i gradi. Provare a tracciare una nuova geografia produttiva che metta al centro lo sguardo autoriale sul mondo dei nostri artisti con le possibili relazioni, gli intrecci politici, poetici e sentimentali che si possono instaurare con il territorio. Vorrei che da questa esperienza possa trasformarci tutti in possibili “atleti del cuore”. “