Teatro
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18 Nov
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domenica
Sasso
18 novembre 2023 ore 11
19 novembre 2023 ore 16.30
un progetto di Marina Allegri e Maurizio Bercini
testo Marina Allegri
con Maurizio Bercini
tecnico Mario Berciga
scene e costumi Patrizia Caggiati, Paolo Romanini
una produzione Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti
dai 6 anni, tout public
Il potere di cambiamento di una cosa semplice, consueta eppure così eversiva come il SASSO, sarà lo spunto per giocare con l’oggetto, i suoi innumerevoli significati e le sue infinite funzioni. Perché se un sasso è sempre un sasso, la sua storia cambia a seconda di chi lo guarda.
Le parole di Gianni Rodari che riportiamo di seguito spiegano perfettamente la poetica e la politica di “Sasso”, primo spettacolo del progetto triennale Oggettivo.
“Un sasso gettato in uno stagno suscita onde concentriche che si allargano sulla superficie, coinvolgendo nel loro moto, a distanze diverse, con diversi effetti, la ninfea e la canna, la barchetta di carta e il galleggiante del pescatore. Oggetti che se ne stavano ciascuno per conto proprio, nella sua pace o nel suo sonno, sono come richiamati in vita, obbligati a reagire, a entrare in rapporto tra loro. Altri movimenti invisibili si propagano in profondità, in tutte le direzioni, mentre il sasso precipita smuovendo alghe, spaventando pesci, causando sempre nuove agitazioni molecolari. Quando poi tocca il fondo, sommuove la fanghiglia, urta gli oggetti che vi giacevano dimenticati, alcuni dei quali ora vengono dissepolti, altri ricoperti a turno dalla sabbia. Innumerevoli eventi, o microeventi, si succedono in un tempo brevissimo. Forse nemmeno ad avere tempo e voglia si potrebbero registrare tutti, senza omissioni. Non diversamente una parola, gettata nella mente a caso, produce onde di superficie e di profondità, provoca una serie infinita di reazioni a catena, coinvolgendo nella sua caduta suoni e immagini, analogie e ricordi, significati e sogni, in un movimento che interessa l’esperienza e la memoria, la fantasia e l’inconscio e che è complicato dal fatto che la stessa mente non assiste passiva alla rappresentazione, ma vi interviene continuamente per accettare e respingere, collegare e censurare, costruire e distruggere.»
Gianni Rodari, Grammatica della fantasia (1973)
INFORMAZIONI
0521 992044 biglietteriabriciole@solaresdellearti.it